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Caravaggio è stato rivalutato come artista solo nel XX secolo, dopo un lungo periodo nel quale era stato sottovalutato e considerato come un avventuriero, un masnadiero, a volte anche un cattivo pittore a causa del fatto per molto tempo qualunque tela con forti effetti di chiaroscuro gli veniva attribuita. La sua vita disordinata, lo sprezzo delle convenzioni, le dubbie amicizie fanno apparire il Merisi come a un artista proto-bohémien, anche se nella Roma del suo tempo i temperamenti violenti, la disinvoltura con la quale si recava offesa e le liti fra artisti erano molto frequenti, quasi la norma. L'immagine di un Caravaggio fosco consolidata nei secoli si è rovesciata quando nell'Ottocento si è imposto il mito dell'artista maledetto e trasgressivo (come Rimabud e Baudelaire), ossia dotato delle caratteristiche fino a quel momento attribuite al Caravaggio. Analogo destino culinario è stato riservato al pesce azzurro, ieri poco pregiato e riservato alle tavole povere, oggi rivalutato da nutrizionisti e cuochi. (MLB) |
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Si pensi che uno dei principali biografi del Merisi fu Giovanni Baglione, che era un suo acerrimo nemico e probabilmente interessato a presentare il rivale in una luce negativa. | ![]() |
Autoristratto di Caravaggio nel Martirio di San Matteo ![]() |
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L'Autoritratto è nel Martirio di San Matteo di Caravaggio esposto nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma | ||||
Bibliografia caravaggesca |
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